La storia della Milizia dell’Immacolata
La Milizia dell’Immacolata fu istituita esattamente la sera del 16 ottobre 1917.
Nello stesso anno la massoneria celebrava il secondo centenario della Grande Loggia d’Inghilterra, e per la massoneria rivestiva particolare importanza.
A Roma fu inscenata una grande manifestazione massonica, il 17 febbraio, giorno commemorativo della morte di Giordano Bruno. ( 1548 – 1600 ).
Il corteo massonico, diretto al monumento di quest’ultimo, percorse le vie della capitale e si fermò a lungo in piazza S. Pietro sventolando, sotto le finestre del Papa, un vessillo nero con l’effigie di Michele arcangelo sotto i piedi di Lucifero. (SK1328)
Striscioni inneggiavano a Satana, in particolare una scritta diceva: “Satana governerà in Vaticano e il Papa lo servirà come guardia svizzera.”
Fra Massimiliano Kolbe, studente di teologia a Roma , nel Collegio Internazionale dei Frati Minori Conventuali, situato in via San Teodoro 42, è profondamente colpito dalla sacrilega audacia dei massoni e sente di dover fare qualcosa in difesa della Chiesa. Pensa ad un’associazione mariana finalizzata alla conversione dei peccatori, specialmente dei massoni, e alla santificazione di tutti i cristiani e, porre un argine a quel dilagare di empietà, a quei movimenti ostili alla Chiesa i quali andavano sempre più crescendo. Il 20 Gennaio 1917 ricorreva il 75° anniversario dell’apparizione della Vergine Immacolata all’ebreo Alfonso Ratisbonne, nella chiesa di S. Andrea delle Fratte. Il padre rettore commentò con devota oratoria il fatto esaltando l’efficacia della medaglia miracolosa. Il ricordo di questo fatto storico suscitò in P. Kolbe il desiderio di lavorare per la conversione dei peccatori e specialmente dei massoni nel nome di Maria
“..è possibile che i nostri nemici debbano tanto adoprarsi sino ad avere la prevalenza e noi rimanere oziosi, al più pregare, senza però adoperarci con l’azione? Non abbiamo, forse, armi più potenti, la protezione del Cielo e della Vergine Immacolata? La “Senza macchia”, vincitrice e debellatrice di tutte le eresie, non cederà campo al nemico; se troverà dei servi fedeli, docili al Suo comando, riporterà nuove vittorie, maggiori di quelle che non si arrivi ad immaginare. Bisogna che noi ci mettiamo quali strumenti docili nelle Sue mani, adoperandoci con tutti i mezzi leciti, con la Parola, con la diffusione della stampa mariana e della Medaglia Miracolosa, avvalorando l’azione con la preghiera e il buon esempio.”
Fra Massimiliano confida con animo schietto il progetto della M. I. al suo confessore, che approva e benedice l’idea. Parla del suo progetto con alcuni confratelli più intimi e che sente più vicini alle sue aspirazioni. Vuole che anch’essi consultino in proposito il loro direttore spirituale per accertarsi della volontà di Dio, e così, con il beneplacito dei superiori si costituisce un piccolo circolo che opera nel nascondimento.
Quando i componenti giungono al numero di sette la sera del 16 ottobre 1917 chiusi in una stanza del collegio, seduti al tavolo su cui era posata una statuetta della Vergine fra due candele accese, Massimiliano diede inizio alla riunione:
“Siamo stati tutti testimoni delle ingiurie blasfeme all’indirizzo della Santa chiesa e del Santo Padre lo scorso febbraio. Eravamo tutti d’accordo, e lo siamo ancora, che dovremmo rispondere a questi crescenti attacchi contro la nostra fede santissima. Fino a quando avremo vita, l’unica passione a cui obbediremo è l’annuncio del Vangelo. La missione della Milizia dell’Immacolata deve essere di compiere la volontà di Dio nelle case, nelle scuole, nella Chiesa e nello stato, e contro l’opposizione e le contraddizioni dei nostri nemici cercare di portare a tutti la salvezza. Questo è l’incarico che abbiamo ricevuto da Dio, dal nostro Signore Gesù e dalla Vergine Santa, di batterci per riportare la creazione all’ordine divino originale. Siamo riuniti per fondare una nuova Cavalleria, la Milizia dell’Immacolata, dedita al servizio della Vergine Immacolata, e per lottare con le armi Spirituali contro i Suoi nemici e contro coloro che vorranno distruggere la Chiesa sulla quale la Vergine regna come regina. Abbiamo la benedizione del nostro rettore, e anche quella del confessore del Santo Padre e nostro stesso confessore, Padre Alessandro Basile, il quale ci assicura che informerà il Santo Padre dei nostri progetti chiedendogli la benedizione papale.”
Massimiliano poi tirò fuori da sotto il cappuccio un pezzetto di carta, dove sotto il passo della Genesi 3,15, in cui si fa riferimento alla discendenza della donna che schiaccia il capo del serpente aveva annotato che la vergine Immacolata cancella tutte le eresie. Quindi egli stabiliva che lo scopo e la regola della Milizia dell’Immacolata dovevano fondarsi su questa interpretazione teologica, come tratteggiato nella sua nota.
Scopo
Procurare che tutti gli uomini si convertano a Dio, anche se non cattolici o non credenti, in particolare i massoni; e che tutti diventino santi, sotto il patrocinio e per la mediazione della Vergine Immacolata.
Condizioni
Consacrarsi totalmente alla Vergine Immacolata, ponendosi liberamente come strumento docile e generoso nelle Sue mani. Portare la medaglia miracolosa.
Mezzi di apostolato
Pregare, fare penitenza, offrire a Dio la fatiche e le sofferenze quotidiane della vita. Rivolgersi, possibilmente ogni giorno, all’Immacolata con questa giaculatoria: “O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo e per tutti coloro che a Te non ricorrono, in particolare per i nemici della Santa Chiesa e per quelli che ti sono raccomandati”.
Usare tutti i mezzi validi e legittimi che si presentano per annunciare con zelo il Vangelo soprattutto la stampa e la Medaglia Miracolosa.
San Massimiliano ama indicare tre livelli di appartenenza e partecipazione alla M.I. :
Al 1° livello (M.I. 1) appartengono quelli che pur non vivendo una vita associata ne vivono interiormente l’ideale.
Al 2° livello (M.I. 2) appartengono quelli che vivendo la spiritualità del movimento, si associano per attuarne gli scopi, per compiere insieme, la missione che Dio ha affidato al Movimento e che è la stessa missione di Maria.
Al 3° livello (M.I.3) appartengono coloro che vivono nella totale dedizione all’ideale e all’apostolato M.I., come succede ad esempio nelle Città dell’Immacolata, e come è proprio degli Istituti di ispirazione Kolbiana, delle missionarie, dei missionari, dei volontari dell’Immacolata. Queste diverse forme di adesione al movimento, sono state confermate negli statuti della M.I., approvati nel 1997, quando la Milizia dell’Immacolata è stata riconosciuta come Associazione Pubblica di fedeli, Universale e Internazionale, vale a dire un’associazione nella quale la Chiesa si riconoscere e che agisce in nome e per mandato della Chiesa universale.